Efficienza energetica degli edifici in Italia, cosa cambia

Efficienza energetica degli edifici in Italia, cosa cambia

Novità sul fronte dell’efficienza energetica degli edifici in Italia. Il Consiglio dei ministri, riunitosi il 9 giugno 2020, ha approvato un decreto legislativo che recepisce la direttiva (Ue) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica.

La direttiva Ue che è stata recepita introduce importanti cambiamenti sul fronte dell’edilizia. L’obiettivo è quello di:

  • accelerare la ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti;
  • integrare le strategie di ristrutturazione a lungo termine nel settore dell’edilizia per favorire la mobilitazione di risorse economiche e la realizzazione di edifici a emissioni zero entro il 2050;
  • promuovere l’uso delle tecnologie informatiche e intelligenti (Ict) per garantire agli edifici di operare e consumare in maniera quanto più efficiente;
  • dare un impulso alla mobilità elettrica con l’integrazione delle infrastrutture di ricarica negli edifici;
  • razionalizzare le disposizioni delle precedenti versioni della direttiva alla luce dell’esperienza applicativa.

Come evidenziato dal comunicato diffuso in seguito al Consiglio dei ministri nel corso del quale è stato approvato un decreto legislativo che recepisce la direttiva, il provvedimento “promuove l’installazione di sistemi di automazione e controllo degli impianti tecnologici presenti negli edifici (domotica), anche come alternativa efficiente ai controlli fisici, favorisce lo sviluppo infrastrutturale della rete di ricarica nel settore della mobilità elettrica, e prevede l’introduzione di un indicatore del livello di ‘prontezza’ dell’edificio all’utilizzo di tecnologie smart, da affiancare alla già esistente classificazione dell’edificio operata sulla base della prestazione energetica”.

Un altro punto importante fa riferimento allo sviluppo di infrastrutture per la mobilità elettrica, a tal proposito infatti vengono introdotti “dei requisiti da rispettare nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni importanti, prevedendo in particolare l’istallazione di un numero minimo di punti di ricarica o la loro predisposizione”.

Impulso dunque alla domotica, con l’installazione di sistemi di automazione e controllo degli impianti tecnologici presenti negli edifici, e alla mobilità elettrica con tutto quello che ne consegue. Ma anche introduzione di un indicatore del livello di adeguatezza dell’edificio all’utilizzo di tecnologie smart.

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